<<Al giorno d'oggi, afferma Boon, i medici si trovano sempre più spesso di fronte a pazienti che non arrivano più con dei sintomi, ma direttamente con la diagnosi!>>.
Per raccontare i "malati" virtuali e non, il regista di Giù al nord si mette in gioco in prima persona e scrive, dirige e interpreta le follie e i disagi di un ipercondriaco.
Per raccontare i "malati" virtuali e non, il regista di Giù al nord si mette in gioco in prima persona e scrive, dirige e interpreta le follie e i disagi di un ipercondriaco.
Ho la febbre, sono malato e non ho Google! (Dany Boon)
Continuo su MyReviews ;)
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