Si ispira al cortometraggio La Jetée di Chris Marker il viaggio fantascientifico e filosofico di Terry Gilliam. Lo girava subito dopo i demoni della mente di Robin Williams (La leggenda del Re Pescatore) e quattro anni prima dei deliri lisergici e metafisici di Johnny Depp e Benicio Del Toro (Paura e Delirio a Las Vegas). Qualcuno l’ha ridotto all’essenziale ponendolo nel gran gala dei film visionari, ma nel 2035 dei sopravvissuti di Gillian alberga molto altro. Un viaggio indietro nel tempo per porre rimedio allo sterminio della razza umana, sottoterra e in superficie una trama spezzettata dentro manicomi, virus letali e antidoti. Una "storia sconcertante… di follia e di una percezione di ciò che il mondo è o non è… uno studio di sogni, di morte e di rinascita, ambientata in un preciso mondo a venire". Lo diceva il regista e si affidava all’ergastolano Willis e allo schizoide Pitt. Terre desolate e caccia all’esercito del titolo per estirpare il male e maturare l’incubo.
"Esistono dati reali che confermano che la sopravvivenza della Terra è
compromessa dagli abusi della razza umana. La proliferazione dei
dispositivi nucleari, i comportamenti sessuali smodati, l'inquinamento
della terra, dell'acqua, dell'aria, il degrado dell'ambiente. In questo
contesto non le sembra che gli allarmisti abbiano una saggia visione
della vita? E il motto dell'homo sapiens: andiamo a fare shopping, sia
il grido del vero malato mentale?".
(David Morse)
(David Morse)
Regia di Terry Gilliam. Con Brad Pitt, Madeleine Stowe, Christopher Plummer, Bruce Willis, Jon Seda, Frank Gorshin, Bill Raymond, David Morse, Joseph Melito. 1996 - Usa.
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