True Detective (serie): recensione e citazioni

<<Com’è possibile che sia lui? Se lo avevamo già catturato nel ’95? Com’è possibile, detective?>>
<<Speravamo che lei potesse saperlo>>.
<<Allora iniziate a fare delle domande serie, cazzo>>.
Non è abitudine su questi lidi recensire telefilm, ma talvolta visioni non programmate fanno conoscere alcune perle del piccolo schermo.  È il caso di True Detective di Cary Fukunaga e Nic Pizzolatto (2014): iniezione visiva di pregiata fattura, da gustare a dosaggio lento e replicato per assaporare i dettagli di una serie da urlo.
Siamo nell’entroterra del sud degli States e il caso di omicidio di una donna apre la ricerca di un serial killer dentro atroci rituali religiosi e anfetaminici. A capo delle indagini due antieroi consumati e tosti a cui prestano corpo e anima Matthew McConaughey e Woody Harrelson. L’uno (Rust Cohle) cinico e solitario, devastato da quattro anni di infiltrato per la narcotici, l’altro (Marty Hart) incasinato dal peso dell’età e del mestiere, irritabile e tormentato. Filosofie in conflitto e passati complementari, frutto di una sceneggiatura d’eccezione divisa in otto capitoli di altissimo livello emotivo e narrativo.  
Il lancio di stile targato HBO viaggia sotto una tela di polvere e cenere, tesa con le fattezze del thriller e districata dalle indagini di una coppia di fuoriclasse.
Accanto agli orrori di bestie umane (inoculati efficacemente negli occhi dello spettatore attraverso le reazioni dei detective) si inseriscono caustiche riflessioni sull'esistenza e provocatori momenti umoristici. Passaggi di flashback e di ricostruzioni che ripercorrono le vite di Marty e Rust durante un’investigazione chiusa e riaperta nell’arco di 17 anni.

True Detective si addentra nella mente dell’assassino come in quella della società camminando sui labili confini del bene e del male, con conseguenti cicatrici sulla pelle e nelle relazioni. L’episodio pilota instilla la domanda chiave e alla fine s’arriva d’un fiato, passando per una sequenza action (nel quarto) degna del miglior cinema. Terre secche e assolate della Louisiana fanno da sfondo alla vicenda poliziesca che intreccia, prima di tutto, una straordinaria storia d’amicizia. È una ricerca di verità inconsolabile e furente quella dei due protagonisti: restringe il campo attorno all’antro infernale di un mostro e regala una catarsi onirica e sofferta. Prova d’eccellenza e culla di due attori grandiosi in braccio al dolore e a una colonna sonora presente come un’ombra, a sussurrare tenebre e luce dentro "la storia più antica del mondo".
La struttura antologica di True Detective prevede stagioni indipendenti con cast rigenerato ad ogni annata, in futuro sarà forse difficile riproporre gli standard di questa serie, ma è bello sperare.
<<Giorni e giorni senza niente. Ecco com’è lavorare a un caso.
Giorni che sembrano cani sperduti>>
(McConaughey/Cohle).

Scheda telefilm

Titolo: True Detective
Regia: Cary Joji Fukunaga
Sceneggiatura: Nic Pizzolatto
Cast: Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan, Tory Kittles, Michael Potts, Kevin Dunn, Alexandra Daddario, Elizabeth Reaser, Brad Carter, Lili Simmons, Jay O. Sanders, Shea Whigham, Clarke Peters.
Musiche: T Bone Burnett
Genere: poliziesco, drammatico
Durata: 60’ (episodio)
Produzione: HBO
Distribuzione: ---
Nazione: Usa
Uscita Italia: 5 ottobre 2014 (Sky).

MissKdC

«La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi»

YOU MIGHT ALSO LIKE

Nessun commento:

Posta un commento

Quotes & Frames