Sprazzi di cielo, primi piani, segreti, bagliori d’albe e gocce di rugiada.
L’ultimo lavoro di Makoto Shinkai è una delicatissima sospensione tra il candore della natura di una tela di Monet e la difficile conquista d’armonia mente-corpo tipica della filosofia orientale. Dopo 2 anni (con 1 di ritardo per l’Italia) l’autore di Viaggio verso Agartha torna con un racconto poetico, immerso nell’oasi di pace dei giardini di Shinjuku Gyoen, a Tokyo. Un angolo di paradiso, disegnato con magistrale e minuziosa fedeltà *, che diventa centro dell’incontro tra uno studente e una donna più grande.
Shinkai non abbandona il terreno di formazione e ritrae uno spaccato di vita, contemplata e conosciuta attraverso melodrammi e felicità , dove i versi di un sonetto si integrano col paesaggio e, viceversa, il paesaggio suggerisce cambiamenti, nei dettagli delle stagioni che passano, negli sguardi, nei sospiri abbracciati dal vento.
L’ultimo lavoro di Makoto Shinkai è una delicatissima sospensione tra il candore della natura di una tela di Monet e la difficile conquista d’armonia mente-corpo tipica della filosofia orientale. Dopo 2 anni (con 1 di ritardo per l’Italia) l’autore di Viaggio verso Agartha torna con un racconto poetico, immerso nell’oasi di pace dei giardini di Shinjuku Gyoen, a Tokyo. Un angolo di paradiso, disegnato con magistrale e minuziosa fedeltà *, che diventa centro dell’incontro tra uno studente e una donna più grande.
Shinkai non abbandona il terreno di formazione e ritrae uno spaccato di vita, contemplata e conosciuta attraverso melodrammi e felicità , dove i versi di un sonetto si integrano col paesaggio e, viceversa, il paesaggio suggerisce cambiamenti, nei dettagli delle stagioni che passano, negli sguardi, nei sospiri abbracciati dal vento.
È un’animazione scandita da dolci movimenti di camera, da una grazia estetica e da giri di piano che ricamano una bellezza pura: realistica con le sue inquietudini, filosofica con i suoi accenni e il suo costante sfiorare un romanticismo etereo e luminoso. Dentro questa cornice i due personaggi Takao e Yukino si riparano sotto un gazebo dal caos della vita, affacciandosi l’uno sul mondo dell’altra e lasciando spazio ai silenzi, alle aspirazioni e ai turbamenti.
Il giardino delle parole sussurra così le loro gioie, identiche e impaurite, svelando un legame inconsueto e impossibile che tuttavia nutre il desiderio di “tornare a camminare”. Sono petali d’amore raccontati dentro un sentimento incontaminato, 46 minuti malinconici e meravigliosi capaci di restare impressi come persone, quelle che entrano nella nostra vita e lì vi restano. Per sempre.
<<E ogni volta che aggiungevo qualcosa ai miei vestiti per stare più caldo …mi chiedevo cosa stesse facendo quella persona>>.
*
Scheda film
Titolo: Il giardino delle parole (Koto no ha no niwa)
Regia: Makoto Shinkai
Sceneggiatura: Makoto Shinkai
Cast: Miyu Irino, Kana Hanazawa, Fumi Hirano, Gou Maeda, Yuka Terasaki, Suguru Inoue
Musiche: Daisuke Kashiwa
Genere: animazione
Durata: 46’
Produzione: CoMix Wave
Distribuzione: Dynit, Nexo Digital
Nazione: Giappone
Uscita: 21/05/2014.
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