Nato il quattro luglio non è certo un film da vedere coi pop corn nella mano o da inserire in prima serata. Il fatto di essere un biopic di oltre due ore profondamente drammatiche lo rende inoltre difficile da immaginare dentro un televisore di una famiglia riunita a cena. Ma tant’è, il pluriomaggiato lavoro di Oliver Stone (stasera in tv) merita di essere conosciuto per la sua crudezza e per il funesto scenario che racconta. Quello della guerra in Vietnam da cui Ron Kovic torna nel 1968 devastato per sempre nel fisico e nella mente.
A interpretarlo con lodevole impegno è il giovanissimo Tom Cruise, che allora aveva sulle spalle soprattutto ruoli di bello e dannato. Stone lo dirige in un pamphlet commovente e caustico, direttamente estratto dall’autobiografia del Marine che quell’inferno lo visse sulla propria pelle.
Nato il quattro luglio è la critica a una nazione che per patriottismo divenne fanatica, per fanatismo divenne spietata e dopo tentò di tappare la voce dei suoi sopravvissuti. Soldati che anni dopo la fine del conflitto impazzirono con la morte radicata negli occhi e l’anima chissà dove. Kovic uscì da una maledetta depressione e rimase paralizzato, ma sopravvisse portando avanti la battaglia contro la guerra e la propria ideologia pacifista. Dopo anni di impedimenti riuscì a parlare durante la convention del Partito Democratico nel 1976. Tre Premi Oscar e cinque Golden Globe.
Stasera ore 21:00 su Iris (canale 22).
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