E mentre Tom Hardy mastica un pezzo di carne, mangiandosi anche la scena, interpreta il cattivo di The Revenant Fitzgerald. Colui che dopo aver raccontato un tristissimo aneddoto paterno stringe la pupilla sull’interlocutore per fissare bene quanto detto. Non si cura di coscienze né di patimenti, spietato come il mondo che lo circonda, bastardo come suo padre, specchio e prodotto del tempo in cui sopravvive. Interpretazione encomiabile di un attore che più recita più migliora.
Tom Hardy - John Fitzgerald«Mio padre non era un uomo religioso, sai. Se non crescevi, o uccidevi o mangiavi, allora, per lui, solo non esistevi, era così. Una volta andò sulle Old Saber Hills, si trovò con dei suoi amici texani per andare a caccia. Semplice routine, l’avevano fatto centinaia di volte. Dovevano essere tre giorni di mattanza, ma il sabato tutto andò storto. Chissà come quella notte avrebbe perso gli amici, e oltretutto, i Comanche gli avrebbero preso i cavalli. Così, si trovò affamato… delirante… a trascinarsi in questo fango, come il gruppo di alberi là fuori… in mezzo al nulla… e dibattendosi in quell’oceano di vegetazione… trovò la religione. In quel momento, mi raccontò, di aver trovato Dio. Così, risulta… che Dio… è uno scoiattolo!
Poi… ci fu solo lui. “Ho trovato Dio”, diceva. Lì seduto a crogiolarsi in gloria e somma misericordia. Gli ho fatto saltare un ginocchio a quel figlio di puttana».
- The Revenant (Redivivo) -
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