Cast Away: stasera in tv - citazione

Crusoe, Monuriki, FedEx: tre nomi per capire di che si tratta, se poi non fosse ancora chiaro basta cercare in memoria Tom Hanks sperduto su un’isola inabitata dell’Oceano Pacifico insieme a un pallone di nome Wilson. Il resto è sopravvivenza diretta da Robert Zemeckis per 1500 giorni di equilibrio vita-morte e ogni genere di emozione che si possa provare.
Se si pensa alla semplicità della storia Cast Away non coinvolge sempre positivamente, ma poggia sulle spalle di un enorme Protagonista e lontano da epiloghi fastidiosi. Poi si aggiungono quelle “scuse” urlate con l’ultimo fiato a un amico di viaggio dipinto col sangue, e non manca l’evidenza scheletrica di un corpo che muta giorno dopo giorno insieme a una devastante presa di coscienza. C’è la fotografia di qualcuno che ci ricorda chi siamo, ma anche l’amore di un “torno presto” polverizzato insieme a un tentativo di suicidio. Chuck Noland è un po’ quello che vorremmo essere, con la certezza che non possa capitarci nulla di simile, o almeno vogliamo crederlo... a proposito, la scena del disastro aereo è fenomenale.
Nonostante sia fatto d'Hollywood questo film persegue la rotta della speranza più realistica e sostanziale. Dalla prima angoscia fino all’ultimo saluto, dal primo passo fino all'ultimo bivio. Teniamo stretti i ricordi (e le scatole) perché un giorno ci salveranno la vita.

Cast Away è in onda stasera alle 21:15 su Rete 4.
Tutti e due abbiamo fatto i nostri conti. Kelly ha tirato le somme, sapeva che mi doveva scordare, io ho tirato le somme, sapevo di... averla persa. Non avrei mai potuto lasciare quell'isola, sarei morto lì, tutto solo. Mi sarei ammalato o magari ferito o che so io. L'unica scelta che avevo, l'unica cosa che potevo controllare, era come e quando e dove sarebbe avvenuto. Così, ho fatto una corda e sono andato sulla cima per impiccarmi. Ma dovevo provarla, sai... certo... mi conosci... e il peso del tronco ha spezzato il ramo dell'albero, perciò non potevo neanche uccidermi nel modo in cui volevo, non avevo potere su niente. Allora lì una sensazione mi ha avvolto come una coperta calda, sapevo che in qualche modo dovevo restare vivo, in qualche modo dovevo continuare a respirare, anche se non c'era più motivo di speranza e la logica mi diceva che non avrei più rivisto questo posto. Così è quello che ho fatto: sono restato vivo, ho continuato a respirare. Poi un giorno la logica si è dimostrata sbagliata perché è arrivata la marea, mi ha dato una vela e ora eccomi qui. Sono tornato a Memphis e parlo con te, c'è del ghiaccio nel mio bicchiere... e l'ho persa ancora una volta. Mi rattrista non avere Kelly, ma sono grato che lei fosse con me su quell'isola. E adesso so cosa devo fare: devo continuare a respirare perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare.
- Chuck Noland / Tom Hanks -

MissKdC

«La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi»

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