Paradise Beach: Dentro l'incubo - recensione anteprima

A distanza di oltre quarant’anni dal primo Squalo spielberghiano e da un numero indefinito di horror acquatici arriva il pescecane di Jaume Collet-Serra. Presentato in CGI, preistorico quanto basta per far saltare qualcuno dalla sedia e aggiornato in GoPro con musica tonante per le nuove generazioni.  

Paradise Beach ha le idee chiare su cosa vuole essere e sa come portarci al largo. Se volete azione, intrattenimento, agguati, sangue, tenacia, pochi fronzoli drammatici o un tocco di found footage direttamente nelle fauci di un pescecane, potete dargli un’occhiata dal 25 agosto al cinema.

Qui la recensione completa di Paradise Beach.




MissKdC

«La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi»

2 commenti:

  1. A me quel "dentro l'incubo" del titolo italiano fa un po' sorridere :)

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    1. Secondo me sono gli addetti ai ri-titoli italiani che scelgono sotto qualche allucinogeno di troppo ;)
      e cmq sì... tanto più che il film ha i suoi pregi, ma non spicca certo per pathos
      ^^

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