The Titan: recensione breve

The Titan, ovvero cosa resta dell’uomo nel 2048. Futuro fantascientifico nel quale colui che riuscirà a modificare il proprio corpo potrà vivere adattandosi ad altri pianeti. Nello specifico Titano (satellite), preso di mira come ultima salvezza dell’umanità, visto che abbiamo sfruttato, inquinato, demolito, sovrappopolato la Madre Terra fino al punto da attivare mutazioni artificiali del DNA e pregare che gli effetti collaterali ci risparmino.

Distribuisce Netflix, dirige Lennart Ruff su soggetto di Arash Amel, con interpretazioni non pervenute. Ad arrangiarsi sono la Taylor Schilling di Orange is the New Black e il Sam Worthington di Avatar, a cui puoi chiedere di diventare Terminator, ma non è certo una faccia da profondità emotive efficaci. Se quindi al ritmo già insufficiente della pellicola sottrai pure l’intensità degli attori è un bel problema.     
The Titan è apprezzabile dal punto di vista scenografico, l’idea di base apriva inoltre psico contorni horror non di poco, ma il risultato più che a un lavoro pensato per la suspense somiglia a un lungo episodio pilota di qualche serie tv. 
Fissato tutto sulla preparazione chimico-chirurgica dei nuovi Homo Titanicus si arriva al dunque fuori tempo massimo. L’altalena centrale tra le preoccupazioni dei familiari coinvolti e la determinazione dei nuovi papà-soldato non approfondisce poi il senso dell’impresa, anzi estende dettagli retorici e annoia coi segreti dell’ennesimo carnefice/villain.
Delle premesse resta uno spauracchio stile Voldemort che onora le idee di un film confuso: sulle sorti di chi vi prende parte, sulla trama pioneristica, sul fatto, soprattutto, che c’è una notevole differenza tra una fantascienza che pone domande e una che non dà risposte.
Stelle: 4

Scheda film
Titolo: The Titan
Regia: Lennart Ruff
Sceneggiatura:  Max Hurwitz, Arash Amel
Cast:  Sam Worthington, Taylor Schilling, Tom Wilkinson, Agyness Deyn, Nathalie Emmanuel, Noah Jupe, Corey Johnson, Alex Lanipekun
Musiche: Fil Eisler
Genere: fantascienza
Durata: 97’
Nazione: USA
Anno: 2018
Distribuzione: Netflix (tv).
La recensione si riferisce alla versione in lingua originale.

MissKdC

«La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi»

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