Il potere dei soldi: recensione breve

Il Potere dei soldi è un piccolo e seducente diavoletto che si agita dentro gli animi di chi desidera una vita migliore, di chi vorrebbe riconosciute le proprie capacità e invece si vede messo da parte perché ultima ruota del carro. Ai vertici sempre le stesse facce: spietate, amorali e astute, illuminate dall’avidità e ossessionate dai soldi. Non c’è modo di avvicinarsi o di superarle sulla strada principale, c’è solo un’opportunità sbagliata che acceca l’integrità e fa diventare Adam (Liam Hemsworth) come loro. Un piccolo squalo che vuole crescere, ma viene nutrito dalle mani sbagliate: Gary Oldman e Harrison Ford.  Ci si addentra in questo film in uno scontro tra giovani illuse generazioni e anziani ricattatori aziendali. Qualcuno vince e qualcun altro perde, ma tutto il succo sui retroscena del lusso e sui propri epiloghi è un gioco di superficie. 

"La fiducia è il Sacro Graal dello spionaggio".

Recensione completa QUI.

MissKdC

«La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi»

4 commenti:

  1. Questo voglio vederlo. Comunque, non so se ci ha fatto caso, ma ultimamente le locandine dei film sono sempre più brutte, una delle poche eccezioni è quella de L'arbitro (quello con Stefano Accorsi) bellissima.

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    1. Sappimi dire allora :)
      (io l'ho trovato un po' perso)

      sulle locandine hai ragione, recentemente c'è stato questo concorso http://www.trailersfilmfest.com/cms , io la mia l'ho detta..ma c'è un discutibile gusto in giro!

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  2. La peggio di tutte quelle viste recentemente resta quella de L'uomo d'acciaio.

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    1. Allora sarà stata suggestione..ancora quel film devo trovare la forza di vederlo.. ehm!

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